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PINKETTS E LE STREGHE ZUCCHEROSE



Anni ‘40, New York. Un gangster in gessato nero ammicca uno sguardo da duro, sotto la tesa del cappello, aspirando un sigaro cubano; loro, due ballerine teatrali sfoderano ventagli di piume di struzzo, culotte di pizzo capriccioso e, armate di labbra rosso fuoco, puntano il loro “uomo”.

Anno 2010, Milano zona Brera. Lo scrittore Andrea G. Pinketts, si presta allo spettacolo e con il meraviglioso duo Mizi e Lucy in arte Les Sorcières Sucrées, sul palco del vecchio “Sud Dinner Bar” ora “Casablanca Cafè”, mette in scena un’autentica rappresentazione fotografica di Burlesque in collaborazione con G.A.Z Magazine.

Il Burlesque, nato nell’Inghilterra Vittoriana a metà ottocento, rivisitato nel new burlesque anni ‘90 e riapparso ai nostri giorni, grazie a Dita Von Teese, è una delle mode del momento e rapisce anche il cuore e l’occhio degli italiani.

Ad Andrea G. Pinketts, genio letterario, autore de “La fiaba di Bernadette che non ha visto la Madonna” chiediamo, visto che in ogni fiaba non può mancare una strega, come si è trovato sul set con ben due streghe per lo più “zuccherose”...e dobbiamo aspettarci qualche “burla” nel suo nuovo libro in prossima uscita?
«Preferisco il pepe allo zucchero e le streghe alle fate. Ma a volte, nella vita devi scendere a compromessi. Due, al massimo Lucy e Mizi. Sono una più bella dell’altra. Solo che non mi ricordo mai chi sia Lucy e chi Mizi. É uguale e diverso. Come ogni mio libro. Come il Burlesque che è la risposta di zucchero pepato allo zucchero filato dei luna-park. Le streghe zuccherose sono già romanzo (senza bisogno di scrivere o descrivere). Ma aspettatele, in coda, in fila in qualche mia storia!»

Le Sorcières Sucrées, arrivano con due enormi valigioni sul set, ricolmi di ricercatissimi costumi vintage, ideati appositamente per loro. Strabilianti teatranti, ballerine, trasformiste, sinuose creature dalle movenze feline. Sensualità ed ironia irrompono con alti e bassi creando una sconcertante armonia umana musicale per il pubblico che letteralmente impazzisce.
Alle portatrici in Italia della cultura teatrale del Burlesque, mentre ci sfuggono dalle dita, via, un nuovo palcoscenico le sta già attendendo, chiediamo le date del loro tour. Impossibile mancare!

Aggiornamenti su:  www.myspace.com/lessorcieressucrees

AGP - Andrea G. Pinketts
È autore di romanzi noir, molti dei quali imperniati sul personaggio di Lazzaro Santandrea, suo alter ego e protagonista di eccentriche e sventate avventure nella Milano contemporanea.
La critica, lo ha definito uno scrittore “postmoderno” per il carattere peculiare della sua prosa, caratterizzata da un uso del linguaggio dissacrante e unico.
I suoi libri vengono tradotti in diversi Paesi esteri.
Molti i premi letterari vinti tra i quali due edizioni del Mystfest ed il premio Scerbanenco.
Personaggio poliedrico, da pugile a fotomodello (nel 1986 è testimonial per una campagna pubblicitaria per Armani), ha alternato la sua carriera di scrittore a quella di giornalista investigativo per conto di svariate riviste, infiltrandosi in prima persona in varie realtà anche criminali. I suoi reportage Per “Esquire” e “Panorama” hanno contribuito all’arresto di molti camorristi nella cittadina di Cattolica, all’incriminazione della setta dei Bambini di Satana a Bologna ed a suggerire il profilo di Luigi Chiatti, detto il “mostro di Foligno”.
Spesso presente come opinionista in diverse trasmissioni televisive, Nel 2004 ha scritto per il teatro il musical Orco Loco, interpretato da Francesco Baccini. Dal 2008 scrive per la rinata versione italiana di Playboy.

“Le Sorcières Sucrées”
LUCY LADY VILLE E  MIZI MIA GRAND’AME

Nate fra Parigi e Milano, approdano in Italia al Barbareschi Sciock su La7 e al Derby di Milano.
Les Sorcières Sucrées sono le portatrici in Italia di un genere teatrale tipico della Gran Bretagna poi  sfociato in Francia e in America, il burlesque, le cui radici si ritrovano nel “teatro da fiera” della Francia del XVII° e XVIII° secolo.
Parodia, sensualità ed ironia, sono i tratti distintivi della rappresentazione sul palco di uno spogliarello arricchito di comicità e satira, di danza e varietà.
Mizi e Lucy prestano particolare attenzione al costume di scena, vintage e spesso creato ad hoc per loro, sfoggiando ventagli di piume, boa di struzzo e corsetti della più pregiata ricercatezza.
Fra i loro molteplici act e performance, solo per citarne alcuni: un’infermiera soccorre una ballerina di danza classica;  una cameriera pasticciona  cerca di vestire la grande dame  che finirà per ritrovarsi inevitabilmente svestita (omaggio alle celebri scene di Betty Page e Tempest Storme); un tango omosessuale scoprirà sotto gli abiti maschili due intriganti pin up.

 

 

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